Concorso "Ve lo racconto io il mito", tra le iniziative delle Giornate Mondiali del Greco

NARCISO ED EGO

 

Giunone condanna Ego, una ninfa, privandola della sua voce dal lontano cielo dell’Olimpo. Narciso, un ragazzo dall’animo nobile e dalla giovane età, durante una passeggiata nelle calde selve degli altopiani greci, era alla ricerca di una riserva d’acqua per dissetarsi e, alle sue grida di esasperazione, rispose Ego.

La donna lo condusse verso una sorgente e lo accompagnò col suo ritorno di voce, nella passeggiata. Narciso si innamorò delle sue parole e sentì crescere dentro di lui il desiderio di conoscerla.

Da quel momento in poi Ego non rispose più ai suoi richiami e per questo Narciso decise di imbattersi nella ricerca della sua morosa.

Si ritrovò a passare per una selva fitta e subito su di lui si scatenò una tempesta furiosa.

La dea Nemesi, infatti, si oppose al desiderio del ragazzo e, tramite i suoi poteri divini, intralciò la volontà di Narciso di raggiungere il suo obiettivo.

Questa tempesta durò ininterrottamente per ben dieci giorni, accompagnata da forti scosse di terremoto e un vento furioso.

Narciso stava per rassegnarsi alla sconfitta, quando uno spiraglio di luce accecante lo condusse dall’indovino Tiresia, che lo aiutò a trovare Ego.

Tiresia condusse il giovane al monte Ida e lì, adagiata sulle rive di un torrente, Narciso trovò e conobbe Ego.

Agli occhi di Narciso, Ego era bella, dai capelli setosi e lucenti e con un fisico scolpito. Il momento di passione durò ben poco…

Nemesi si contrappone, di nuovo, alla volontà della giovane coppia e condannò Narciso alla perdita della sua memoria.

Ego, però, poiché era onnisciente, sapeva quanto era accaduto e volle donare a Narciso la sua immortalità: nessuno, infatti, prima di lui la aveva amata così tanto.

Narciso si ritrova di nuovo sperduto in mezzo al nulla, senza punti di riferimento e posti dove andare…

L’unico sentiero che seguì il giovane era segnato dai bellissimi fiori dal cuore dorato, contornato da candidi petali bianchi.

Seguendo questi eleganti boccioli, arrivò in una distesa verde e si accasciò sulle rive di un fiume per recuperare le energie.

Specchiandosi si innamorò del riflesso che riusciva ad intravedere… Era il riflesso di Ego, condannata a morte e ormai negli inferi.

Narciso si innamora di nuovo di quella immagine.

I due, sono destinati a vivere separati ma legati da un forte sentimento.

Stefania Ricci, Camilla Mostarda IVB

 


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